2006-04-28

Animali Mitologici e luoghi curiosi cap. 02





RISERVA NATURALE REGIONALE DELLE SALSE DI NIRANO

Il fenomeno geologico più importante del territorio di Fiorano Modenese, di rilevanza internazionale, è rappresentato dal complesso delle Salse di Nirano.
Le Salse hanno origine da depositi di idrocarburi principalmente gassosi, in particolare metano, in comunicazione con la superficie del suolo attraverso fratture della cupola del giacimento: il gas, che si trova nel giacimento ad una certa pressione, esce sospingendo e trascinando verso l'alto le acque sotterranee salate legate al deposito gassoso. Le argille stemperate che vengono portate alla superficie si depositano intorno all'apertura formando i tipici coni. All'interno dei coni le emissioni di fango miste ad idrocarburi paiono ribollire: in realtà fuoriescono alla temperatura dell'ambiente; inoltre sono salate: da qui il nome "salse": salate. Le salse vengono erroneamente indicate come manifestazioni "pseudo-vulcaniche" in quanto presentano meccanismi e caratteristiche simili a quelli vulcanici (forma di cono, cavità sommitale a cratere, ribollimenti all'interno del cratere, emissioni di materiali sotto forma di colate e così via), ma non sono assolutamente collegate con manifestazioni magmatiche profonde tipiche dei veri fenomeni vulcanici. Le Salse di Nirano non sono l'unico fenomeno di questo tipo al mondo. In Italia altre salse si rinvengono in diverse località emiliane e venete, nelle provincie di Ancona, Teramo, Cosenza e Caltanisetta, conosciute anche con il nome di "Macalube", "Bulicami", "Bolle", "Salinelle", "Barboi" o "Salvelle". Ma le Salse di Nirano sono sicuramente il più imponente fenomeno di questo tipo in Italia e hanno richiamato fin dall'antichità l'attenzione di storici e studiosi. La prima descrizione delle Salse di Nirano è infatti dovuta a Plinio il Vecchio, vissuto tra il 23 ed il 79 d.C. Nella sua opera "Naturalis Historia" scritta intorno al 50 d.C. Nel corso dei secoli numerose furono le osservazioni spesso fantasiose del fenomeno. Notizie più scientifiche fornisce Antonio Stoppani che nel suo libro "Il Bel Paese" definì il fenomeno da lui verificato nel 1864/65, "una manifestazione legata alla presenza, nel sottosuolo, di idrocarburi, che , attraverso fratture, escono alla superficie trascinando con se acqua salata e fango".
Attualmente i conetti delle Salse di Nirano occupano un'area di circa 55.000 mq. che va da quota 208 m. a quota 221 m. s.l.m.. Il fango emesso dai conetti e dai piccoli laghi tende ad invadere i pianori, creando specialmente nelle stagioni asciutte, un'ambiente ricco di sale (cloruro di sodio), prima di incanalarsi in due collettori che scendono verso il torrente Fossa.
Le Salse di Nirano tendono con il tempo a cala re di intensità per il lentissimo esaurimento della riserva di idrocarburi nel sottosuolo, e forse per questo gli antichi studiosi rilevarono fenomeni di una portata che oggi sembra esagerata.

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