2007-02-21

"Caso Pasqualina" L'associazione risponde e precisa...!!!!!

L’associazione carnevalesca B&B ritiene doverose le seguenti precisazioni ed informazioni riguardanti la spiacevole vicenda della morte dell’Asina Pasqualina, ed esprime la vicinanza di tutti i carnevalai nei confronti di 61 Gianni Fregni e del proprietario dell’animale Dante Mazza.Prima di tutto i fatti: l’asina del signor Mazza era regolarmente denunciata alle autorità sanitarie ed in possesso della relativa documentazione necessaria per partecipare a fiere e manifestazioni.L’asino animale simbolo del nostro carnevale, è riconosciuto e tutelato dalla FAO a livello internazionale, questo ente di indiscussa autorevolezza fissa delle regole e dei principi in merito all’uso degli asini: un asino può trainare un carico di peso fino a tre volte maggiore del proprio peso, l’asina Pasqualina pesava 350kg e trainava un carretto da bicicletta di circa 200kg. E’ doloroso constatare che sulla stampa locale si sia letto che l’asinella fosse costretta ad una fatica insopportabile.Dante Mazza, proprietario dell’animale è uno dei pochi allevatori della regione che si è impegnato fin dagli anni 80’ nell’allevamento e nella salvaguardia delle specie di asini ormai quasi del tutto in via di estinzione. In perticolare alleva la specie MARTINAFRANCA DI ALBEROBELLO una delle sole 4 specie di asini esistenti in Italia. Attualmente collabora con l’Università di Bologna ad un progetto teso a riportare in vita la specie autoctona della nostra regione quella dell’asino ROMAGNOLO, specie attualmente estinta.Quello che ci preme sottolineare è la forte valenza ecologista ed educativa dell’attività svolta in questi anni dal signor Mazza e dalla sua associazione RAGLIA CON NOI, e dal signor Fregni; ogni anno dal lontano 1988 questi due nostri concittadini hanno portato per le vie del paese e loro tanto amati asini, per farli conoscere ai bambini che purtroppo non hanno più occasioni di vedere simili animali.Proprio il centenario Carnevale di San Giovanni in Persiceto, ha assunto l’asino come suo animale simbolo attingendo anche all’iconografia del Croce e dei suoi personaggi Bertoldo e Bertoldino.Auspichiamo dunque che emerga la verità sui fatti accaduti e che tutto il polverone suscitato dalla vicenda possa quantomeno aiutare la conoscenza di queste persone cos’ impegnate nella salvaguardia delle specie animali, trattate sui giornali quasi da sadici aguzzini.L’appuntamento che vogliamo dare è a domenica prossima, 18 febbraio, per la seconda giornata di sfilate, un’altra buona occasione per ribadire la buona fede e l’assoluta correttezza delle persone che da tanti anni si impegnano per il nostro carnevale.

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