2006-12-24
Marco Baroni a San Remo Giovani !!!!!
2006-12-19
2006-12-15
2006-12-13
Illusione ottica.................
Web: i blog più influenti del mondo
Grillo unico europeo tra i primi cento !!!!!
Il fenomeno blog cresce di ora in ora in tutto il pianeta, ma quali sono i diari online più influenti al mondo? Una risposta arriva da Technorati ed Edelman che, basandosi sul numero dei link ricevuti, ha stilato una speciale graduatoria dedicata blogger più apprezzati e stimati in Gran Gretagna, Francia, Stati Uniti e Belgio. Stando ai dati raccolti, la classifica è dominata dagli Usa che, ad eccezione di un solo gradino, occupano tutta la top 100.
Un primato scalfito soltanto da Beppe Grillo, il cui blog si piazza al 28esimo posto assoluto conquistando il titolo europeo. Il comico italiano è l'unico protagonista della blogsfera a interrompere l'egemonia dei diari americani, che altrimenti raccoglierebbero la posta piena. Per trovare il più importante blog britannico, ad esempio, occorre scendere fino al 139esimo posto e per incontrare il primo diario francese bisogna scorrere ultriormente la graduatoria.
La classifica mondiale dei blog più influenti al mondo è guidata da "Engadget". Seguono poi "Boing Boing: A Directory of Wonderful Things", "Sina xujinglei BLOG", "Gizmodo, The Gadget Guide", "The Huffington Post", "Daily Kos: State of the Nation", "Techcrunch", "PostSecret", "Lifehacker, the Productivity and Software Guid" e "Crooks and Liars".
Per quanto riguarda invece la top 10 nostrana, dopo Grillo, si piazzano invece "7 in Condotta", "Italia SW Recensioni", "Blogosfere", "Roundhouse Kicks", "Robinik.net", "Macchianera", "i SW4n", "Daniele Luttazzi" e "Attivissimo.blog".
Ma non è tutto qui. Lo studio di Technorati ed Edelman, infatti, non ha cercato solo di capire quali siano i diari online più "influenti" del mondo, operazione piuttosto complessa e opinabile, ma anche di comprendere le differenze nazionali tra i diversi blog. Analizzando i risultati della ricerca, è emerso così che gli italiani sul Web prediligono la forma intimistica, con pagine amatoriali che raccontano soprattutto aneddoti e scene di vita vissuta. Italia, paese di poeti, santi e navigatori. Anche su Internet.
I 10 blog più influenti al mondo:1. Engadget 2. Boing Boing: A Directory of Wonderful Things 3. Sina xujinglei BLOG 4. Gizmodo, The Gadget Guide 5. The Huffington Post 6. Daily Kos: State of the Nation 7. Techcrunch 8. PostSecret 9. Lifehacker, the Productivity and Software Guide 10. Crooks and Liars I 10 blog più influenti d'Italia:1. Blog di Beppe Grillo 2. 7 in Condotta 3. Italia SW Recensioni 4. Blogosfere 5. Roundhouse Kicks 6. Robinik.net 7. Macchianera 8. i SW4n 9. Daniele Luttazzi 10. Attivissimo.blog
2006-12-12
Nonnina !!! Se speriamo nella tua eredità................
Vive in Libano e gode di buona salute
E' nata nel 1877, è di nazionalità libanese e la sua discendenza conta 100 nipoti, l'ultimo dei quali ha 10 mesi. E' Hamida Musulmani la persona più vecchia del mondo. Lo provano i documenti mostrati alla Reuters: la carta del censimento risalente al 1932 riporta la sua data di nascita e i funzionari locali ne hanno assicurato l'autenticità. "Carta canta", dunque, e pensare che all'epoca del censimento Hamida aveva già superato i 55 anni.
"Sto bene, ho solo qualche problema di vista", ha confessato all'incredulo intervistatore che controllava i documenti. Certo, superare indenne due secoli e arrivare al terzo millennio non deve essere stato facile. La nonnina ultracentenaria proviene da una famiglia sciita di contadini, sposò un certo Alì, di 13 anni più giovane, e rimase vedova nel 1960.
Ma qual è l'elisir di lunga vita? La signora Hamida ha smesso di mangiare carne da molti anni e, nonostante la sua famiglia coltivasse tabacco, dice di non aver mai fumato. "Mangio solo quello che coltivo", ha confessato candidamente.
Hamida così strappa la fascia di più vecchia del mondo alla francese Jeanne-Louise Calment, che morì nel 1997 alla rispettabile età di 122 anni e 164 giorni. Perchè per entrare nel Guinness bisogna considerare anche le ore passate dal compimento dell'ultimo compleanno.
Per il dottor Matthew Parsons, geriatra dell'Università di Auckland, in Nuova Zelanda, la lunghezza massima della vita umana si attesterebbe intorno ai 125 anni. Per altri esperti dal 2150 gli uomini potrebbero vivere circa 150 anni.
2006-12-11
Usa, partorisce durante volo
Dubbi sulla nazionalità del neonato
Un aereo decollato dal Messico per Chicago è giunto a destinazione con un passeggero in più: durante il volo è nato un bimbo. Il parto è stato seguito da un ginecologo che si trovava a bordo. Se la nascita è avvenuta mentre l'aereo sorvolava gli Usa, i genitori messicani potranno chiedere per il neonato la nazionalità americana. All'atterraggio i passeggeri si sono complimentati con un lungo applauso.
Durante il volo la viaggiatrice è stata colta dalle doglie che hanno innescato il parto. Grazie alla presenza di un ginecologo a bordo la nascita è stata meno drammatica di quanto avrebbe potuto diventare e l'annuncio della nascita, dato poco prima dell'atterraggio a Chicago, è stato accolto dagli altri passeggeri con un fragoroso applauso.
Ora si apre la questione della cittadinanza del bambino. Poiché la madre è una cittadina messicana, le autorità statunitensi hanno avviato una indagine per accertare a che punto del tragitto il bimbo è nato: se sul cielo messicano, su acque internazionali o su territorio americano. Se la nascita, come appare probabile, è avvenuta mentre l'aereo della Mexicana airlines sorvolava gli Usa, i genitori potranno chiedere la nazionalità americana per il figlio. La coppia, che vive in Messico, si stava recando a trovare dei parenti negli Stati
2006-11-30
Chiude in freezer bebè con febbre
Canada,il giovane:"Non sapevo che fare"
Ha rinchiuso una bimba di 10 mesi nel freezer di casa perché non sapeva come fare per far calare la febbre. La piccola è stata trovata semicongelata dalla madre, che ha denunciato il compagno, ora finito sotto processo. Derrick Hardy, 21 anni, ha ammesso di fronte a una corte di Prince Edward Island, Canada, le proprie responsabilità: "Ero in preda al panico e la febbre non scendeva neppure con i panni bagnati".
Lasciato solo a casa ad accudire la piccola, Hardy ha pensato a un rimedio non proprio ortodosso per curare la febbre: mettere la bimba nel freezer, tra cubetti di ghiaccio e carne congelata. Secondo il giovane la piccola è stata al freddo solo 40 secondi , in ogni caso - sostiene l'uomo - lo sportello era aperto.
Diversa la versione della madre. Il freezer era chiuso e la bambina, seminuda, era "terrorizzata e in lacrime". La piccola è rimasta ricoverata alcuni giorni per riprendersi dai sintomi di congelamento.
2006-11-23
Moto a 250km/h su A7: denunciato lo sciocchino !!!!
E' stato scoperto l'autore dei due filmati messi in Rete nei giorni scorsi nei quali si vedeva una moto sfrecciare a velocità folle il tratto Vignole-Bolzaneto e Bolzaneto-Serravalle sull'autostrada A7, con manovre spericolate. L'uomo è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria per competizioni sportive su strada e attentato alla sicurezza dei trasporti.
A identificare il presunto protagonista della bravata, partendo da piccoli indizi, è stato il comandante del Distaccamento della Polizia Stradale di Serravalle, in collaborazione
con la squadra della Sezione Polizia Stradale di Alessandria e del personale del Compartimento di Genova.
Al momento lui avrebbe ammesso soltanto di aver messo sul web il filmato in questione, negando però di esserne il protagonista. Durante la perquisizione effettuata nella sua casa però è stato sequestrato un motociclo Honda Cbr 1000 (probabilmente lo stesso che si vede nel filmato), un giubbotto di pelle di colore nero da motociclista, un paio di guanti da moto, una telecamera da esterno e una staffa di sostegno di quest'ultima adattabile a sterzo di motociclo.
L'uomo ha precedenti per competizioni sportive abusive su strada e svolge saltuariamente le mansioni di casellante stagionale sull'autostrada A7 (Milano/Genova).
2006-11-20
2006-11-17
2006-11-06
Il ciclone Borat conquista gli Usa
"Siamo soppravvissuti a Stalin, sopravviveremo anche a Borat" ha detto ironicamente l'ambasciatore kazako Erlan Idrissov al "Times" di Londra, dove il film è stato presentato in anteprima. Diretto da Larry Charles con Sacha Baron Cohen (diventato famoso col personaggio di Ali G) il film è squinternato a partire dal titolo: "Borat, cultural learnings of America for make benefit glorious nation of Kazakhstan", cioè "Borat, cose culturali imparate di America per fare beneficio gloriosa nazione di Kazakhstan".
Racconta le avventure quotidiane del redattore Borat, inviato per un reportage negli Stati Uniti sull'"american way of life", una documentario sugli Stati Uniti, con il suo produttore Azimat. Le sue costar non sanno in molti casi di essere protagonisti della candid camera del comico britannico che corre nudo inseguendo Azimat nel corridoio di un albergo o che offre in giro formaggio fatto col latte della moglie Oxana. Che chiede consiglio, e lo ottiene, sul calibro migliore di fucile per uccidere un ebreo. Che provoca applausi inneggiando in un rodeo al signore della guerra Bush, "che possa bere il sangue di ogni uomo, dona e bambino in Iraq".
Nel suo girovagare Borat si lancia in interviste a persone assolutamente reali, in cui vengono messe in luce le ipocrisie e i pregiudizi della cultura americana e, a sopresa, piace da impazzire.
La Fox aveva fatto uscire Borat in appena 837 sale contro l'iniziale richiesta di 2.500 perché una serie di sondaggi avevano indicato che l'entusiasmo della critica non aveva coinciso con le reazioni di campioni-pilota del pubblico.
Invece il reporter kazako ha battuto "Santa Claus 3" (5,4 milioni incassati con 3,458 schermi a disposizione) e "The Saw III" ( 49,77 milioni di dollari) e la Fox ha deciso che verrà proiettato il prossimo week end nelle 2.500 sale previste inizialmente. Notevole il successo di pubblicoanche all'estero con incassi pari a 17 milioni di dollari in 17 paesi e un primo piazzamento almeno in Gran Bretagna e in Germania.
Non resta che attenderlo nelle sale italiane a marzo 2007 e, nel frattempo, godersi il trailer che ha già fatto capolino in Rete.
Kubrick segreto,ecco tre nuovi film
Terremoto a Hollywood. Tutti erano convinti che dopo "Eyes wide shut" non avremmo più visto sullo schermo un'opera del maestro Stanley Kubrick. Eppure dai suoi archivi sono stati "resuscitati" tre copioni scritti negli anni '50, pronti per il cinema. "The down stope" è sulla guerra civile americana, "God fearing man" su un prete-rapinatore e "Lunatic at large", dove Colin Farrell dovrebbe interpretare un pluriomicida fuggito dal manicomio.
Per quest'ultimo film la grande industria cinematografica americana si è subito mobilitata. A dirigere le ottanta pagine di sceneggiatura sarà Christopher Palmer, i produttori sono Charles Finche ed Edward Pressman. Ma soprattutto ad interpretare il pluriomicida è stato chiamato Colin Farrell, che per adesso non ha sciolto le riserve perché sarà impegnato sul set del nuovo film di Woody Allen.
Non trapelano ulteriori indiscrezioni su "Lunatic" se non che è tratto da una storia vera, ambientato nella New York del 1957 e che Kubrick definì: "Una pazza avventura nello stile di Kerouac. E' come un incontro tra Arancia meccanica e Shining", ha rivelato la moglie Christiane.
A trovare i tre preziosi manoscritti Philip Hobbs, il genero del regista (scomparso il 7 marzo del 1999). Hobbs ha lavorato per dodici anni a stretto contatto con Kubrick e ultimamente stava riordinando i suoi archivi fino a quando non ha trovato questi tre copioni, già pronti per essere diretti. Ma il grande regista li mise da parte perché non aveva tempo per occuparsene.
Christiane ha dato il suo assenso per l'utilizzo delle sceneggiature. "Questi progetti li conservò per molto - ha detto al Times - vuol dire che gli piacevano. Ricordo di averli letti all'epoca, Stanley era molto eccitato soprattutto per Lunatic. Poi sono successe altre cose e ci siamo trasferiti in Inghilterra per girare Lolita".
2006-11-04
Maestro di vita Mario Pacheco Do Nascimento
Una magia in piena regola e la pena non c'è più. Un altro condannato "eccellente" beneficia dell'indulto ed è libero. Si tratta di Mario Pacheco Do Nascimento, il "maestro di vita", mago di Vanna Marchi, condannato a 4 anni al processo delle televendite. L'uomo, come scrive il Corriere della Sera, ha avuto uno sconto di tre anni sulla pena ed è stata ritirata anche la richiesta di estradizione dal Brasile dove è fuggito.
L'indulto ha liquidato tre anni di pena dei quattro inflitti al mago. I quattro anni erano per altro già scontati per la scelta del processo con rito abbreviato. Ora al "maestro di vita" rimarrebbe da scontare un anno di galera in Italia. Ma per ragioni procedurali ed economiche non sono accolte dal tribunale richieste di estradizione per pene non superiori ai 4 anni. Quindi Do Nascimento, che è fuggito già dal 2001 in Brasile, potrà stare tranquillo.
Nessun poliziotto italiano volerà a Salvado de Bahia per mettergli le manette e riportalo a San Vittore. Anzi, il sedicente mago, che aiutò a raggirare e minacciare centinaia di telespettatori nelle televendite di Vanna Marchi, ora potrà dormire sonni tranquilli ed anche eventualmente tornare in Italia senza troppi tormenti. Se dovesse rimettere piede a Milano lo attende l'anno di carcere. Ma subito potrebbe fare ricorso al giudice di corveglianza per ottenere misure alternative di detenzione, possibili per una pena pari o inferiore ad un anno.
2006-10-27
South Park resuscita Mr. Crocodile
I creatori di South Park, la serie tv campione d'ascolti negli Stati Uniti, hanno suscitato polemiche con la loro ultima trovata: invitare al party di Halloween lo spettro di Steve Irwin, noto come Mr.Crocodile, morto lo scorso 4 settembre mentre girava un documentario in Australia. Irriverente, esilarante, ma anche "blasfemo" è stato definito. Alle proteste la produzione replica: "I nostri spettatori non rischiano alcuno shock".
Irwin, punto a morte dall'aculeo di una specie di razza, mentre girava delle riprese subacquee, è stato, per così dire, riportato in vita da South Park dove, nell'ultimo episodio già andato in onda negli Usa, compare tra i personaggi invitati da Satana alla festa di Halloween.
La star australiana appare, tra gli altri, accanto alla principessa Diana, Hitler ed il rapper Notorious B.I.G., ucciso nel marzo 1997 a Los Angeles.
Il naturalista australiano fa la sua entrata in scena con l'aculeo ancora conficcato nel petto, e con la sua tipica camicia da esploratore macchiata dal sangue della ferita mortale.
"E' davvero una trovata di pessimo gusto e i produttori di South Park farebbero bene a ritirarlo. La famiglia di Irwin è ancora sconvolta dal dolore per la sua morte". E' stato il commento di John Beyer, responsabile dell'osservatorio dei media britannico Mediawatch. "Farsi befffe della morte di qualcuno è del tutto inaccettabile e, a distanza di così poco tempo dall'accaduto, è segno di rozza insensibilità", ha aggiunto Beyer.
Un portavoce della produzione ha però risposto con la consueta ironia: "Ha offeso delle persone in passato e probabilmente ne offenderà ancora in futuro... Tuttavia i nostri spettatori abituali non rischiano alcuno shock".
2006-10-19
Il ritorno di Tarantino
2006-10-18
2006-10-17
2006-10-13
Se te la tiri troppo......... pian pian si secca !!!!
È appositamente studiato per proteggere da fastidi e disagi dovuti ad insufficiente idratazione (passera secca) dei genitali esterni, spesso causa di difficoltà nel rapporto sessuale. Indicato sia per l'uso quotidiano che prima del rapporto sessuale. Solubile in acqua è compatibile con l'uso di profilattici e assorbenti interni.
2006-09-21
Fenech torna sul set con Tarantino
"Quentin conosce a memoria i miei film"
Stava andando all'aeroporto a prendere Al Pacino, quando è stata avvisata che Quentin Tarantino la voleva per un film. Un colpo di fulmine tra il regista e il mito della commedia all'italiana che porterà Edwige Fenech diritta nel cast di "Hostel 2", l'horror diretto da Eli Roth e prodotto da Tarantino. "Sono rimasta esterrefatta - ha detto - quando Quentin mi raccontava, inquadratura per inquadratura, tutti i miei film".
Dopo anni passati ad occuparsi (con successo) di produzioni cinematografiche, Edwige Fenech tornerà dunque sul set. A convincerla proprio Tarantino, grande estimatore dei cosiddetti generi minori, che a già Venezia nel 2004, aveva espresso la sua stima per un'altra star della commedia erotica, la bionda Barbara Bouchet. "Lui - ha detto la Fenech al Tg5 - mi ha parlato di film che mi ero completamente scordata e mi diceva sì, ricordati, avevi i capelli tagliati cosi' e poi facevi la bad girl per la prima volta".Risultato: l'attrice avrà un ruolo (ancora non si sa quale) in "Hostel 2", film che ruota intorno a tre giovani studentesse che arrivano in un ostello della gioventù slovacco e finiscono in un vortice di sangue e morte. Le riprese sono in corso e il film sarà nelle sale nel 2007.
2006-09-15
2006-09-13
Australia, morie di razze:vendetta?
Potrebbero essere fan Crocodile Hunter !!!!!!!!
Varie razze sono state trovate morte in Australia. Una moria che secondo le autorità australiane è da collegarsi alla morte del popolare naturalista Steve Irwin, ucciso otto giorni fa da un aculeo della coda di una razza che gli si è conficcato nel cuore. Per questo è stato chiesto ai ai fan di Irwin, famoso per i suoi documentari intotolati Crocodile Hunter, di non accanirsi su questi pesci.
Due razze sono state scoperte a Deception Bay, a nord di Brisbane, capitale del Queensland, con la coda tagliata e altre sei sono state rinvenute più a nord, a Hervey Bay. "Non sappiamo se questi incidenti sono legati alla morte di Steve Irwin. Per ora e' soltanto una supposizione", ha dichiaratoWayne Sumpton, biologo del Dipartimento della pesca dello stato del Queensland. "A volte ci capita di trovare delle razze con le code tagliate. Di solito la gente lo fa perché teme di essere punta oppure per cattiveria ma è piuttosto raro", ha aggiunto.
I colleghi di Irwin hanno affermato che uccidere le razze va contro i suoi insegnamenti. "Vogliamo chiarire che non accetteremo e non appoggeremo nessuno che stia prendendosi una qualche forma di vendetta. Questa sarebbe l'ultima cosa che vorrebbe Steve", ha dichiarato Michael Hornby, direttore di Wildlife Warriors Worldwide. La coda della razza ha un aculeo che contiene sostanze tossiche e che può arrivare fino ai 20 centimetri di lunghezza. Le razze raramente attaccano l'uomo anche se si registrano casi di dolorose, ma non letali, ferite ai piedi o alle gambe. Irwin è la terza persona morta in Australia in seguito all' attacco di una razza. Lo scorso fine settimana la famiglia e gli amici più intimi del 'Crocodile man' hanno tenuto un funerale privato attorno ad un fuoco da accampamento nel suo Australia Zoo. Giovedì è prevista una cerimonia funebre pubblica.
2006-09-04
Sydney,pesce uccide cacciatore di coccodrilli
Per uno strano scherzo del destino un noto documentarista della tv anglosassone (e in parte anche in Italia) è rimasto ucciso durante una delle sue trasmissioni. Il naturalista Steve Irwin, protagonista di molti documentari sugli animali selvatici, è rimasto ucciso al largo della costa nord-orientale dell'Australia. Fatale è stato l'aculeo di una razza mentre girava un documentario sulla fauna della barriera corallina.
A riferire la notizia è stata l'emittente tv Sky. Fonti mediche ufficiali australiane non hanno confermato la notizia. Irwin, protagonista anche del film "Crocodile Hunter" di John Stainton (Usa, 2002), che gli valse il soprannome di "cacciatore di coccodrilli", doveva la notorietà al suo sangue freddo, che lo incoraggiava a spingere il limite dell'approccio agli animali feroci e pericolosi nel loro habitat naturale, con i quali arrivava spesso al contatto fisico vero e proprio.Irwin era divenuto noto in tutto il mondo per una serie di programmi televisivi di argomento naturalistico dal titolo Crocodile Hunter, i cui temi favoriti erano la vita e le abitudini di coccodrilli e serpenti. In questi programmi Steve era spesso assistito dalla moglie di origini americane, Terri.
I suoi atteggiamenti apparentemente spericolati di fronte agli animali causarono una polemica quando il 2 gennaio 2004 si fece riprendere mentre con una mano dava da mangiare a un coccodrillo e con l'altra teneva in braccio il figlio Bob, di appena un mese. Ci furono le proteste degli animalisti e delle associazioni che difendono i bambini, ma non ci furono inchieste ufficiali. Questa volta, però, la natura sembra aver presentato un conto molto più salato.
2006-08-31
2006-08-11
2006-07-24
La resistenza.....
Le multinazionali vogliono mettere a tacere una voce indipendente boicottando l'erogazione dei servizi, ma io da una postazione segreta nei pressi di Damasco continuo a fasi alterne a ...............................................
Bad Surprise While Refueling... - video powered by Metacafe
2006-07-08
2006-06-21
Sulu di Star Trek: "Sono gay"
Rivelazione dell'attore George Takei
L'attore George Takei, timoniere dell'astronave "Starship Enterprise" in sei film e tre serie Tv della serie "Star Trek", ha rivelato di essere omosessuale in una intervista ad una rivista gay di Los Angeles. Takei, un americano di discendenza giapponese, ha detto di essere cresciuto "provando vergogna" per la sua etnicità e per la sua omosessualità, a causa dei pregiudizi esistenti nella società americana.
"Ma il mondo e' cambiato da quando ero un adolescente gay - ha detto l'attore che interpreta il personaggio di Hikaru Sulu in Star Trek - La questione dei matrimoni gay è diventata adesso un tema di attualita'. Questo sarebbe stato impensabile quando ero giovane". Takei, che ha 68 anni, vive da 18 anni col partner Brad Altman.
La Turchia censura Winnie the Pooh
No al maialino Pimpi: "E' impuro"
Winnie Pooh, l'orsetto Walt Disney protagonista di avventure nel bosco dei Cento Acri, ha un amico in meno: il porcellino rosa Piglet, che nel doppiaggio italiano si chiama Pimpi. La tv di stato turca Trt ha censurato il cartone animato. La colpa di Pimpi è di essere un maialino, ritenuto "animale impuro": offende la sensibilità islamica. Per ora le tv private continuano liberamente a trasmettere la serie Disney.
In vendite ci sono ancora le videocassette. Ma il destino dell'amico simpatico e buono, a volte un po' sfigato, di Winnie the Pooh è segnato. A dire il vero, in Turchia hanno cercato una soluzione per evitare la censura. Secondo i giornali "Cumhuriyet" e "Sabah", inizialmente si era pensato a tagliare le scene in cui compariva il porcellino, in modo da poter mandare in onda i cartoni animati della serie senza urtare la suscettibilità degli telespettatori.
Ma poi si sono accorti che era praticamente impossibile oscurare Pimpi senza stravolgere le avventure dell'allegra banda Disney, di cui fanno parte anche il tigrotto Tigro, il coniglietto Tappo e l'asinello Ih-Oh. Non è la prima volta che la censura si abbatte sui cartoni animati. A farne le spese soprattutto i maialini. In passato erano finiti nel mirino anche altri famosi porcellini, protagonisti di storie per bambini.
2006-06-15
2006-06-09
La Vespa 50 R
Un viaggio lunghissimo attraverso il pericoloso Nord Italia, fra maghi e folletti, autogrill e funghetti, i nostri eroi dopo un tragitto di 350Km sono riusciti nell'impresa Epica !!!!! La Vespa è "sana" e salva in garage.
Nel mezzo del viaggio io stesso ho combattuto contro una forza oscura "L'antipasto speciale di cozze gigante" che ha cercato di soffocare la mia anima, ma io l'ho sconfitto lentamente pezzo per pezzo. Anche il mio compagno d'armi ha combattuto contro un male atroce: l'areofagia da sonnolenza, ci stava mettendo contro l'un l'altro.
La terra di mezzo è salva e la Vespa anche !!!!
2006-06-05
2006-06-03
Viva il pesce fresco !!!!
Marghera, pescate vongole proibite
Operazione dei carabinieri di Chioggia che hanno scoperto un traffico di vongole contaminate. I militari hanno arrestato il presidente e nove soci di una cooperativa ittica. Gli indagati avrebbero immesso sul mercato oltre 250 tonnellate di vongole pescate nelle acque inquinate del petrolchimico di Marghera. L' accusa per tutti è di associazione per delinquere, ricettazione e frode nell'esercizio del commercio.
Non è la prima volta che accade un fatto del genere. Molto spesso le cooperative di pescatori di Chioggia finiscono nel mirino della magistratura. Le flotte di pescherecci, organizzate in cooperative, si spingono fino alla laguna proibita. A pochi metri dal petrolchimico di Marghera, dove la legge non consente di raccogliere i frutti di mare, inquinati dalle sostanze prodotte dall'impianto industriale.
A carico degli arrestati, pesanti accuse da parte del pm Antonio Pastore. I reati ipotizzati sono molti: associazione per delinquere, danneggiamento, ricettazione, falsità ideologica e frode nell' esercizio del commercio.
2006-05-31
Giudicate voi !!!!
Olanda, nasce partito dei pedofili
Si batterà per sesso a 12 anni
Si chiamerà "Amore del prossimo, libertà e diversità (NVD) il primo partito pedofilo, che nasce in Olanda. Si prepara a migliorare l'immagine della categoria e a dare battaglia per rendere libera la pornografia infantile e i rapporti sessuali fra adulti e bambini di più di 12 anni. "Educare i bambini significa anche abituarli al sesso. Proibire rende i bambini ancora più curiosi": questi i precetti del fondatore del partito.
"Ci hanno zittiti", ha rincarato la dose Ad van den Berg, 62 anni, l'esponente di Carità, Libertà e Diversità. "Il solo modo di farci sentire è attraverso il Parlamento", che appunto ha sede all'Aja, la città da "svegliare". Secondo la Nvd, il possesso di materiale pedo-pornografico non dovrebbe più essere assoggettato ad alcuna sanzione, anche se i suoi dirigenti concedono che il relativo smercio dovrebbe continuare a essere proibito.
Quando alla diffusione dei film porno, in televisione essi dovrebbero potersi vedere liberamente persino durante il giorno; soltanto quelli di contenuto violento andrebbero confinati nella fascia tardo-serale. L'educazione sessuale dovrebbe diventare materia scolastica d'insegnamento anche per i bambini più piccoli; una volta sedicenni, inoltre, tutti dovrebbero poter recitare nelle pellicole pornografiche o addirittura prostituirsi. Si' al sesso con gli animali, no ai maltrattamenti. Infine, assoluta libertà di circolare nudi in pubblico, ovunque e di chiunque si tratti.
"Un divieto rende semplicemente i bambini più curiosi", è stata la chiosa di van den Berg, quasi in tono protettivo. "Quelli dell'Nvd", ha non a caso commentato con il medesimo giornale una veterana della lotta alla pedofilia, Ireen van Engelen, "vogliono farsi passare come se si attessero per veder riconoscere ai bimbi maggiori diritti, ma e' ovvio che hanno posizioni a tutela del loro stesso, esclusivo interesse". A giudizio degli esperti, comunque, il nuovo partito è destinato a raccogliere ben pochi consensi: anche se, a completamento della propria "piattaforma", l'Nvd prevede altresì temi non filo-pedofili quali la totale legalizzazione di ogni tipo di droga, leggera ma pure pesante, e la possibilità di viaggiare sempre gratis in treno per l'intera popolazione.
2006-05-30
2006-05-29
Edgar Superstar ???
Edgar ora è uscito dal web ed è diventato un inviato per un emittente televisiva Sudamericana, oltre a commercializzare magliette adesivi ed avere un sito dove lo si propone come presidente !!??? Insomma Edgar è caduto in un canale pieno di merda, ed è uscito da un canale televiso !!!!!!
Aveva ragione Andy Warhol, quando diceva che nel futuro tutti avranno i loro 5 minuti di celebrità.
Carissimi lettori del Resto del Cretino ecco a voi il copione originale dell'esilarante scena della Maga. Questa è la versione originale il finale è diverso da quello che avete visto in teatro, data una scelta opinabile del regista e di alcuni attori l'ultimo pezzo è stato escluso.
MAGA
SIBILLA: (Canta la canzone mettondo a posto la pozione)
SIBILLA: oh misera me !!! sono sola…. Come una cocorita !!!! ma sarà per poco!! Ormai sono vicina alla soluzione !!!!! L’infallibile pozione, con la quale nessuno potrà resistermi è quasi pronta…. Mi mancano solo pochi ingredienti ha ha ha ha !!!!!
SIBILLA: (Grida) G I U L I A N A !!!!!! portami la pipì di pipistrello. Muoviti lavativa !!!!!!!!
GIULIANA: Arrivo arrivo !!!!! (entra giuliana con un cesto pieno di bottigliette varie e cose particolari)
GIULIANA (impaurita con voce tremante) Signora non si arrabbi, ma ……. La pipì di pipistrello è finita
SIBILLA: C O M E !!!!! ……….. Maledetta disgraziata ti avevo ordinato di andare nella grotta, a fare provviste.
GIULIANA: Ohh no, non la grotta, ho paura del buio, signora la prego provi a vedere se nel cesto c’è qualche ingrediente che la può aiutare…..
(Giuliana estrae dal cesto i vari ingredienti elencando i nomi)
• Sudore di serpente
• Lacrima di nano
• Zampette di millepiedi
• Coda d’ornitorinco
• Uova di topolino
SIBILLA : ( Sbuffando): Va be….. se mischiamo le zampette di 1000 piedi e le lacrime di nano dovrei ottenere qualcosa di simile alla pipì di pipistrello.
SIBILLA : (Urlando) ma domani se non vuoi che ti licenzi, nella grotta paura o non paura ci vaiiiii.
GIULIANA:(piangendo) Va bene basta che non mi licenzi !!!....posso andare signora ????!!
SIBILLA: NO NO …….Aspetta un attimo !! assaggia questa pozione
GIULIANA: NOOOOO NOOOOO (urla terrorizzata) la prego signora l’ultima volta che ho provato una sua pozione….. mi sono trasformata in un attaccapanni!!!!!.
SIBILLA: Guarda carina che se non la bevi subito ti trasformo in uno spazzolino da denti, che avro piacere di usare tutte le mattine ha ha ha !!!!
GIULIANA (tremando con aria rassegnata) Oh no nel suo spazzolino no ……bevo subito…… (glu glu glu poi si blocca con sguardo fisso nel vuoto)
SIBILLA: Tutto bene ????
GIULIANA: (emette un verso tipo uccello) Ciop !!! Ciop !!!!
SIBILLA: (Un po’ allibita guarda la scatolina) Nooo le zampette di mille piedi sono scadute mmmmh….. proviamo con l’uovo di topolino (puff lo spacca in testa a Giuliana)
GIULIANA: (Ha un sussulto , un attimo di lucidità) Ahh sto meglio……..oh !!!!!
(Giuliana si mette a 4 zampe e fa il cane pulcioso)
SIBILLA: No !!! non un cane !!! (sbuffa) Non ne posso più !!!.......Bastardo vai a cuccia !!!!(le tira dietro qualcosa e il cane giuliana si sposta in un angolo)
SIBILLA: (guarda l’ora) Adesso dovrebbe arrivare il vescovo per il problema dell’esorcismo………(Sibilla si ferma un attimo a pensare e riprepara un'altra pozione)
SIBILLA: Maaa…. Se questa volta non funziona, non sono più degna di far parte dell’ordine dei maghi !!!!!
(Toc Toc)
SIBILLA: Avanti
(entra il vescovo)
VESCOVO: Buona sera Sibilla !!!! Sono pronti i Talismani per l’esorcismo !!!!!
SIBILLA: Certo Eminenza !!!!
VESCOVO: Bene bene ……. Lei sa che io qua non ci posso rimanere più di tanto, facciamo in fretta in nome di Dio (si segna) Devo tornare in chiesa.
GIULIANA CANE tira il vestito del vescovo e abbaia con la voglia di giocare
VESCOVO: (Spaventato si segna) G I U L I A N A !!!!! (l’allontana con il segno della croce) Maledetta che cosa hai fatto !!!!!
SIBILLA: Non si preoccupi e lei che me la chiesto di diventare cane !!!!
GIULIANA CANE ringhia e cerca di morderla la maga li da un calcio e il cane si allontana)
VESCOVO: Se non fosse cosi grave il caso che tratto la farei Bruciare !!!!
SIBILLA: Si si ma si calmi, aspettiamo che i talismani siano cotti!!! ( la maga si rende conto che il vescovo non sta bene)
SIBILLA: La vedo affaticata beva un sorso d’acqua
VESCOVO: (Guarda il bicchiere sospettoso poi beve) mhhh non mi piace (sputa) cacca bleuu !!! (vede il cane e lo chiama per giocare)
VESCOVO: KIKKIKIKIKibello vieni da papà…..vuoi bere qualcosa (il cane si avvicina e beve, il vescovo accarezza il cane) bello bravo ti chiamero Bobby
(comincia a succhiarsi il dito mentre guarda la maga) mamma…. Mammina….ho fame voglio pane e marmellata……… no voglio un gelatino….una coppetta…..tutto puffo
GIULIANA:anche io voglio il gelato !!!!! ma lo voglio tutto fragola !!!!!!
VESCOVO: NO !!!! solo per me !!!! la mamma da tutto a me !!!!
(si azzuffano e fanno un gran casino)
SIBILLA:(URLANDO) ADESSO BASTA O NIENTE GELATO !!!!!!
Giuliana VESCOVO: (piangono) No gelato, gelato, gelato, gelato,
(alzano la maga di forza poi escono)
SIBILLA: Aiutoooo !!!!!! (sgambettando)
DOPO UN PO ………..ENTRA LA DONNA DELLE PULIZIE UBRIACA
DP: MAAAGA SIBILLAAAA !!!! (VEDE CHE NON C’è) MAAAGA SIBILLAAA (HIC)
DOVE SEI ????MA GUARDA CHE CASINO SEMBRA CHE SONO PASSATI UN INTERA CLASSE DI BAMBINI IN GITA !!!!!! OHH NON MI SENTO Più LE GAMBE
(METTE I PIEDI SULLA SCRIVANIA E VEDE LE VARIE BOTTIGLIETTE MEZZE FINITE E SI FA UN BICCHIERINO CON I FONDI)
DP: OH è ROBA FORTE QUESTA QUI (BUTTA GIU TUTTO) MI SENTO UN PO DISTURBATA SARA LA PEPERONATA????
DP: (SI ALZA E VA VERSO LO SPECCHIO) OH MA CHI SEI TU ?...... MA COME SEI BELLA……..MMMMHHHH…….(ACCAREZZA L’IMMAGINE RIFLESSA LA BACIA SI PRENDE LO SPECCHIO LO ABBRACCIA ED ESCIE)
2006-05-22
Piccolo Peruviano stai attento !!!!!
Trento: 20km contromano su A22
Un uomo ha percorso, completamente ubriaco e a tutta velocità, circa 20 chilometri contromano sulla carreggiata nord dell'Autostrada del Brennero, al confine fra le province di Trento e Bolzano. L'auto ha terminato la sua corsa speronando il mezzo della Polizia stradale, che ha bloccato in tempo il traffico, ed è infine finita addosso ad un altro veicolo. Nessuna persona è rimasta ferita.
L'episodio è avvenuto poco dopo la mezzanotte sul tratto autostradale fra i caselli di Egna e San Michele all' Adige. Il conducente era un cittadino peruviano di 42 anni residente a Mezzolombardo. A bordo con lui c'era un connazionale. I due hanno imboccato l'A22 presumibilmente al casello di Ora, in Alto Adige, e hanno cominciato a percorrere la carreggiata nord contromano.
L'allarmen è stato lanciato da un automobilista che, terrorizzato, ha subito avvertito la centrale operativa dell' Autobrennero e la Polizia stradale ha immediatamente bloccato il traffico all'altezza del casello di San Michele all' Adige, in un tratto rettilineo. Giunto al luogo del blocco, l'auto dei peruviani, nonostante i lampeggiatori della stradale e i cartelli luminosi di pericolo, non ha frenato per tempo e ha centrato la fiancata del mezzo delle forze dell'ordine terminando la sua corsa contro un'altra auto che stava ferma all'inizio del blocco stradale.
Sottoposto al test dell'alcol è apparso subito chiaro il motivo del folle gesto: il peruviano presentava un tasso alcolico 4 volte superiore al limite. Ora rischia la sospensione della patente per due anni, dalla quale verranno decurtati una ventina di punti, e una pena
2006-05-12
Animali Mitologici e luoghi curiosi cap. 03
Silurus Glanis-Fam.Siluridi-Gen.Silurus.
Dati caratteristici:
pelle nuda, capace di notevoli mutamenti di colore per aiutare il mimetismo nei diversi tipi di fondale, ricoperta di una sostanza viscida e gelatinosa, che oltre a proteggerlo dalle malattie, gli permette di scivolare indenne tra massi e ostacoli del fondale. Numerosi denti disposti su due grosse placche mandibolari, piccoli ma taglienti come rasoi. Nella parte interna delle branchie, esiste una vera e propria rastrelliera appuntita, che non permette ad eventuali prede inghiottite, di fuggire attraverso i suoi enormi opercoli branchiali (fig.2-3). Manca la pinna adiposa. Pettorali con raggio spinoso. Corpo tronco-conico a sezione rotondeggiante. Occhi piccoli, per cui ci vede pochissimo, ma ha un buon olfatto e sei lunghi barbigli, che gli permettono di localizzare con esattezza la provenienza di qualsiasi vibrazione emessa in acqua, arrivando cosi sulle prede anche in condizioni di scarsa visibilità, dovuta al buio e all'acqua torbida. In Italia il siluro ha trovato acque mediamente più calde dei Paesi d'origine e per questo il suo accrescimento sembra essere più veloce. Le sue carni nella cucina italiana non sono ancora molto apprezzate, mentre nei paesi nel nord-est europeo sono entrate in moltissimi menù.
Origine e diffusione:
La specie Silurus glanis appartiene alla famiglia dei Siluridae, ordine Siluriformes. Secondo le teorie più recenti a quest'ordine sono assegnate ben 31 famiglie per un complesso di circa 400 generi e 2.211 specie. Di queste circa 1.300 si trovano nel continente americano. Due sole famiglie, Arlidae e Plotosidae, vivono in acque marine, tutte le altre abitano le acque dolci. Insieme ai Cipriniformi, i Siluriformi costituiscono il superordine degli Ostariofisi, caratterizzati cioè dalla presenza dell'apparato di Weber. Il genere Silurus comprende 17 specie ed ha probabilmente un'origine monofiletica. Si ritiene cioè che tutte le specie di questo genere abbiano avuto origine da un unico antenato. Gli unici due rappresentanti del genere Silurus presenti in Europa sono il Silurus glanis e il Silurus aristotelis. Il Silurus aristotelis è endemico del fiume Aspropotamo e delle regioni balcaniche che si affacciano sul Mar Ionio. E' presente in Europa orientale, Europa centrale, Scandinavia meridionale, Asia Minore, proveniente principalmente dalla parte inferiore del bacino del Danubio ed i suoi affluenti. Anche dal sistema fluviale del Dniepr, Volga e Ural.Esiste una limitata popolazione anche in Svezia, infatti il Mar Baltico é stato in epoche lontane un enorme lago d'acqua dolce tramite il quale il siluro ha potuto spargersi nelle regioni del Nord Europa fino a giungere nel mare del Nord. L'aumento di salinità successivo dovuta a quest'ultimo, ha dato vita al Baltico dei nostri giorni. Introdotto in Italia dai Paesi dell'Est. Diffuso dapprima nei laghetti per la pesca a pagamento tra gli anni 60 e 70, quindi seminato principalmente nel Po e nel circondario, dove lo si può trovare nelle lanche, negli affluenti e nei canali laterali. Presente in vaste zone della pianura padana. Seminato in Spagna da pescatori tedeschi nel "74", che immisero 42 siluri nelle acque del lago Embalse de Riba Roja, un enorme bacino d'acqua del fiume Ebro. Immessi in Francia (inizialmente nella Seilla) nel bacino della Saona e del Rodano intorno al "77", esemplari provenienti dalla Romania. Successivamente seminato anche nella Loira e affluenti.
Habitat:
laghi, fiumi, zone a lenta corrente e in tratti profondi. Corsi minori, anse, canali. Letto in terra, melma e sabbia con presenza di numerose tane: tronchi sommersi, radici, frasche, relitti di vario genere. Anche in acque torbide. Sopporta temperature piuttosto elevate. Con il freddo si arresta.
Alimentazione:
Molluschi, Crostacei, Avannotti di altri pesci. Pesci anche di grosse dimensioni. Occasionalmente Rane, topi, uccelli, piccoli mammiferi.
Abitudini:
Di giorno non si muove molto, ama stare riparato dalla corrente in buche profonde, gira solo se le acque sono torbide o il cielo coperto. Di notte caccia soprattutto in acque basse. Facilmente adattabile, tollera la cattività.
Accrescimento e dimensioni:
Accrescimento rapido nei primi anni di vita. Presenti in Italia esemplari di poco inferiori al quintale. Non si hanno dati relativi all'accrescimento in acque italiane. L'esplosione demografica e l'accrescimento rapido é favorito dal clima mite e temperato, infatti il siluro quando la temperatura dell'acqua scende sotto gli 8-9° C smette di alimentarsi. La temperatura per il massimo accrescimento e sicuramente quella compresa tra 22 e 26°C, ecco spiegato perché nel sud dell'Europa si è arrivati nel giro di 30-40 anni ad esemplari prossimi al quintale
Maturità sessuale e riproduzione:
maggio-giugno, in alcuni casi settembre. Maturità sessuale intorno ai 4-5 anni. Uova adesive presso le sponde, preferibilmente con vegetazione. Il maschio si avvicina alle rive, prepara una specie di nido con alghe, erbe, legni e rami affondanti, in acque italiane la frega ha luogo nella foce degli affluenti, vicinanza delle lanche e canali. In un secondo tempo avviene l'unione con la femmina e la deposizione delle uova che il maschio feconda all'interno del nido. A questo punto il maschio diventa "guardiano" del nido fino a che i piccoli non sono nati e in grado di uscire dalla tana.Uova piuttosto numerose, fino a 300.000 nei grossi esemplari. Diametro circa 3 mm. Incubazione 23-24 giorni con acqua a circa 20°C . I nuovi nati assomigliano a girini.
Luoghi e periodi di pesca:
nel Po e nei maggiori corsi, correnti lente e profonde, ampie buche e fondali, giri d'acqua lungo prismate o rive in frana. Letto anche senza vegetazione, ma con tane sommerse (tronchi, massi, ostacoli vari), foce degli affluenti, canali e stagni con fitta vegetazione di sponda e sommersa. Attivo tutto il giorno tra marzo e novembre, con acque opache torbide o fangose. In condizioni normali, momenti migliori verso il tramonto, notte e all'inizio del mattino.
2006-05-11
2006-04-28
Animali Mitologici e luoghi curiosi cap. 02
RISERVA NATURALE REGIONALE DELLE SALSE DI NIRANO
Il fenomeno geologico più importante del territorio di Fiorano Modenese, di rilevanza internazionale, è rappresentato dal complesso delle Salse di Nirano.
Le Salse hanno origine da depositi di idrocarburi principalmente gassosi, in particolare metano, in comunicazione con la superficie del suolo attraverso fratture della cupola del giacimento: il gas, che si trova nel giacimento ad una certa pressione, esce sospingendo e trascinando verso l'alto le acque sotterranee salate legate al deposito gassoso. Le argille stemperate che vengono portate alla superficie si depositano intorno all'apertura formando i tipici coni. All'interno dei coni le emissioni di fango miste ad idrocarburi paiono ribollire: in realtà fuoriescono alla temperatura dell'ambiente; inoltre sono salate: da qui il nome "salse": salate. Le salse vengono erroneamente indicate come manifestazioni "pseudo-vulcaniche" in quanto presentano meccanismi e caratteristiche simili a quelli vulcanici (forma di cono, cavità sommitale a cratere, ribollimenti all'interno del cratere, emissioni di materiali sotto forma di colate e così via), ma non sono assolutamente collegate con manifestazioni magmatiche profonde tipiche dei veri fenomeni vulcanici. Le Salse di Nirano non sono l'unico fenomeno di questo tipo al mondo. In Italia altre salse si rinvengono in diverse località emiliane e venete, nelle provincie di Ancona, Teramo, Cosenza e Caltanisetta, conosciute anche con il nome di "Macalube", "Bulicami", "Bolle", "Salinelle", "Barboi" o "Salvelle". Ma le Salse di Nirano sono sicuramente il più imponente fenomeno di questo tipo in Italia e hanno richiamato fin dall'antichità l'attenzione di storici e studiosi. La prima descrizione delle Salse di Nirano è infatti dovuta a Plinio il Vecchio, vissuto tra il 23 ed il 79 d.C. Nella sua opera "Naturalis Historia" scritta intorno al 50 d.C. Nel corso dei secoli numerose furono le osservazioni spesso fantasiose del fenomeno. Notizie più scientifiche fornisce Antonio Stoppani che nel suo libro "Il Bel Paese" definì il fenomeno da lui verificato nel 1864/65, "una manifestazione legata alla presenza, nel sottosuolo, di idrocarburi, che , attraverso fratture, escono alla superficie trascinando con se acqua salata e fango".
Attualmente i conetti delle Salse di Nirano occupano un'area di circa 55.000 mq. che va da quota 208 m. a quota 221 m. s.l.m.. Il fango emesso dai conetti e dai piccoli laghi tende ad invadere i pianori, creando specialmente nelle stagioni asciutte, un'ambiente ricco di sale (cloruro di sodio), prima di incanalarsi in due collettori che scendono verso il torrente Fossa.
Le Salse di Nirano tendono con il tempo a cala re di intensità per il lentissimo esaurimento della riserva di idrocarburi nel sottosuolo, e forse per questo gli antichi studiosi rilevarono fenomeni di una portata che oggi sembra esagerata.
Animali Mitologici e luoghi curiosi cap. 01
Myocastor coypus, Molina 1782
Nutrie: da più di settant'anni presenti in Italia
ORIGINI DEL POPOLAMENTO E ATTUALE DISTRIBUZIONE IN ITALIA
Il nome volgare con il quale è conosciuta è Nutria o Castorino, nome che le deriva dal gergo commerciale utilizzato in pellicceria, quello scientifico Myocastor coypus. È un Roditore originario delle zone sub tropicali dell'Argentina e del Brasile meridionale, appartenente alla Famiglia Myocastoridae. Introdotta in diversi Paesi per la sua pelliccia sin dai primi del Novecento, il primo allevamento in Italia venne costituito nel 1921 in provincia di Alessandria. Fin dagli inizi l'allevamento delle nutrie ha riguardato piccole o piccolissime aziende a conduzione familiare, sparse in quasi tutte le nostre Regioni, che spinte da vane promesse economiche intraprendevano una difficile iniziativa zootecnica che finì presto per rivelarsi fallimentare (Maiocco, 1938; Santini, 1983; Scaramella & Motti, 1988). Intorno agli anni Ottanta, infatti, la richiesta di pellicce di castorino divenne sempre più bassa e la quasi totalità delle aziende fu costretta alla chiusura. Al fine di evitare il costoso smaltimento delle carcasse degli animali soppressi con eutanasia, moltissimi vennero rilasciati negli ambienti naturali. Dal 1970 si ebbero così le prime segnalazioni di nuclei introdotti (già nel 1930 in Louisiana - USA), prima localizzati nelle zone limitrofe agli ex allevamenti (p.e. Alto Po, Po Ferrarese, Fiume Ombrone, Lago Trasimeno, dintorni di Latina), poi lungo alcuni grandi fiumi della pianura padana, della costa tirrenica dalla Toscana alla Campania, della costa adriatica (Abruzzo). La sua diffusione non è stata rapida: sono stati necessari più di 70 anni per giungere all'attuale distribuzione e la colonizzazione è risultata, come ovvio, maggiormente evidente nelle aree antropizzate o più coltivate, rispetto alle zone naturali. (Toschi, 1965; Groppali, 1990; Benussi, 1990). Attualmente la sua presenza è attestata, per esempio, lungo il Po e gran parte dei suoi immissari, lungo la costa toscana dalla provincia di Firenze a Grosseto e in diverse aree laziali; nel resto d'Italia, sebbene presente in molte province, anche insulari, mostra distribuzione puntiforme e abbastanza discreta. Secondo la Legge sul prelievo venatorio (L.157/92) e secondo l'INFS qualsiasi nucleo di animali che sia insediato stabilmente in un territorio e' da ritenersi selvatico, quindi sottoposto alla L.157/92: in questo caso Myocastor coypus non è elencata fra le specie cacciabili (Prot.4020/t-A23, 15.11.1999; L.157/92 art.2).
MORFOLOGIA ED ECOLOGIA
Le caratteristiche corporee la fanno assomigliare ad un ratto gigante: la lunga coda cilindrica squamosa e con radi peli e la colorazione del mantello più frequente, bruno dorato o bruno scuro (ma si possono osservare esemplari albinotici con il mantello isabella o crema), le piccole orecchie, i grossi incisivi sporgenti di colore arancio ed i lunghi baffi argentati. In effetti, Myocastor coypus, appartiene al grande gruppo dei Roditori, ma molteplici particolari anatomici le distinguono e le rendono inconfondibili: come le zampe posteriori, che presentano una netta palmatura interdigitale e la posizione delle mammelle nelle femmine, latero-dorsali, caratteristiche tipiche di animali fortemente acquatici che crescono ed allevano la prole in acqua. Le dimensioni massime, nei vecchi maschi, non superano i 60 cm (coda esclusa) per un peso di 7-9 chili.
Le caratteristiche comportamentali note si riferiscono a studi effettuati nell'ambiente naturale originario. Negli ambienti di immissione, fortemente diversi dal punto di vista climatico e trofico, è probabile che i ritmi biologici subiscano modificazioni macroscopiche o microscopiche, ma ad oggi pochissimi sono gli studi e le conoscenze in merito, sebbene negli ultimi anni, soprattutto in altri Paesi d'Europa, siano apparse pubblicazioni riguardanti l'etologia e l'ecologia di questo animale. In Italia le poche ricerche sulla specie negli ambienti di rilascio si riducono ad una decina, numero che raddoppia se si considerano anche gli studi microbiologici. Anche le ricerche eco etologiche finalizzate a verificare un'eventuale interazione fra questa specie ed altre autoctone, al momento non hanno rilevato nulla di preoccupante. Ad esempio, il timore di interazione negativa fra nutria e lontra (Lutra lutra) - ove ovviamente sia ancora presente quest'ultima, il che esclude la provincia bresciana e la quasi totalità del nord Italia - al momento risulta molto bassa, se non addirittura non comprovata. Ciò in quanto le due specie occupano due nicchie trofiche opposte: la lontra è un Carnivoro, mentre la nutria è strettamente vegetariana, pertanto non esiste competizione fra loro per le risorse alimentari. Un eventuale problema può essere quello relativo all'occupazione degli stessi ambienti di vita, situazione dettata dalla scarsità di situazioni naturali che obbligano più specie alla convivenza. Essendo animale crepuscolare notturno la vista è poco sviluppata, il che rende la specie particolarmente timorosa e diffidente, generando la credenza che la sua reazione di difesa con soffio alle minacce, sia una dimostrazione di aggressività. in realtà non è per nulla aggressivo, tanto da essere diventato negli Stati Uniti un normale animale da compagnia. (Velatta & Ragni, 1991a, 1991b; Gariboldi, 1993; Reggiani et al., 1993; Reggiani et al., 1995; Ferri & Soccini, 2001) Si accoppia durante tutto l'anno ed ogni femmina può partorire due volte l'anno da 2 a 4 piccoli, dopo una gestazione che dura quasi 130 giorni. Nelle 24 ore successive alla nascita i piccoli seguono immediatamente la madre e si alimentano da soli dopo 3-4 settimane. Già a due mesi possono essere maturi sessualmente, ma di solito le femmine primipare o troppo giovani, come spesso accade nei mammiferi, abortiscono o partoriscono un solo piccolo. Nel caso di aumento eccessivo della popolazione il tasso riproduttivo si abbassa e il numero di piccoli per figliata diminuisce. Nel nostro Paese durante i mesi invernali con lunghi periodi gelidi la mortalità giovanile è quasi totale, ed anche molti adulti, soprattutto i maschi che sono maggiormente erratici, sono destinati a morire per necrosi e setticemie, intervenute per congelamento delle estremità. La vita di questi roditori è prevalentemente crepuscolare e notturna; gli ambienti preferiti sono quelli palustri.
La dieta è vegetariana e si basa su piante acquatiche ed alghe, nel periodo invernale anche di tuberi, rizomi e radici. Nel nostro Paese si è osservata una differenziazione nell'attività trofica tra nuclei insediati in territori fortemente coltivati (pianura padano veneta) e quelli di zone più naturali (zone costiere centro meridionali). I primi si trovano ovviamente costretti a muoversi anche attraverso i campi che circondano le vie d'acqua dove vivono e, per lo più, si spostano, generando così allarme fra gli agricoltori. I secondi pasturano quasi esclusivamente in alveo o sulle sponde, ed anche se si allontanano di qualche metro dall'acqua la loro presenza non viene rilevata. Nel caso frequente in cui le sponde dei corsi d'acqua siano spoglie e prive di vegetazione varia, gli animali sono portati a nutrirsi anche di germogli che si rinvengono nei dintorni: ovvero di mais (inverno e primavera) e del colletto superficiale delle barbabietole da zucchero (autunno). La vegetazione naturale preferita è la Tifa (rizomi e fusti), il Callitriche, la castagna d'acqua, le lenticchie d'acqua, in mancanza delle quali mangia steli florali e frutti di ninfee e nannufaro, germogli di cannuccia d'acqua, vallisneria, potamogeti e piante igrofile varie, vegetazione per lo più ormai assente nella maggior parte dei corsi d'acqua, grandi o piccoli, del nord Italia, a causa delle operazioni di scavo degli alvei, operate drasticamente con mezzi meccanici a fortissimo impatto ambientale. Il disturbo che Myocastor coypus arreca ad uccelli in cova è minore di quello generato dalla presenza antropica sulle stesse sponde di cui è già stato detto (agricoltori e mezzi meccanici, pescatori, gitanti, cacciatori, etc.). Le basse temperature e gli inverni rigidi e prolungati ne limitano drasticamente il numero, tanto che nei Paesi d'oltralpe la Nutria è elencata come fauna locale e la sua diffusione non viene temuta proprio per questo motivo (De Ciechi & Prigioni, 1997). In provincia di Brescia, non si hanno ancora stime di popolazione scientificamente rilevate e corrette; i metodi certi e riconosciuti implicano la marcatura, il rilascio degli animali e l'osservazione a lungo termine.
NEMICI NATURALI E NON
In Italia i piccoli e i giovani sono facili prede di diversi carnivori: Lupi, Volpi, Faine, Gatti selvatici, Linci e cani vaganti, Nibbi, Poiane, Gufi reali e Ardeidi come l'Airone cenerino, etc. Anche grossi pesci predatori come il Luccio e il Siluro possono catturarli. La competizione territoriale inoltre è elevata: i maschi pattugliano le proprie aree scacciando i giovani maschi e, nel caso, uccidendoli. La carenza di territorio e di risorse trofiche limitano l'espansione degli animali. Un importante fattore di controllo numerico della specie è rappresentato dagli inverni rigidi, che provocano una forte selezione numerica, come pure lunghi periodi siccitosi. La causa principale di morte è l'uccisione da parte dell'uomo, che avviene sia in forma accidentale durante l'attraversamento di strade trafficate (è un animale lento, goffo, con vista e udito poco sviluppati), sia attraverso la distribuzione di sostanze velenose (ratticidi, percolamento di agenti chimici per agricoltura nelle acque) o con metodi diretti. In Lombardia ne è stata decretata l'eradicazione (1993) e sono stati attivati interventi di cattura selettiva operata da personale altamente qualificato o emanate ordinanze sindacali per l'uccisione non selettiva ad opera di agricoltori o gruppi di cacciatori, ordinanze riconosciute illegali anche dall'INFS - (Prot.3502/T-A24, punto 6.2.4, 11.07.2000) -, che ricorda come i Sindaci possano intervenire in tal senso solo nel caso di comprovata pericolosità igienico sanitaria "cosa ancora tutta da comprovare per la Nutria", come recita la stessa INFS nello stesso documento (artt. 5.1 e 6.2.4) e come dimostrano ad oggi le ricerche di cui in bibliografia. Campagne di uccisione sono state attivate anche in altre Regioni senza sortire l'effetto previsto. L'eradicazione di una specie da un territorio vasto e senza barriere invalicabili (come invece si ha nelle isole) risulta, infatti, un tentativo vano, da considerarsi solo come ultima iniziativa dopo aver intrapreso tutti gli altri possibili e maggiormente fattibili piani di contenimento (IUCN).
ZOONOSI
Gli allarmismi diffusi periodicamente li additano come diffusori di zoonosi e tra esse della Leptospirosi. Analisi mirate effettuate in questi anni presso gli Istituti di Zooprofilassi su carcasse di Nutrie provenienti da uccisioni programmate o da investimento stradale hanno fatto emergere dati inequivocabili: la frequenza di positività sierodiagnostica alle diverse forme di Leptospire è risultata bassa e paragonabile a quella normalmente riscontrata in altri animali selvatici presenti negli stessi ambienti, ma certamente inferiore a quella dei più comuni e ubiquisti ratti di chiavica. Il presupposto serbatoio epidemico delle Nutrie quali vettori di forme microbiche d'importanza zoonotica è comunque risibile di fronte a quello provocato volontariamente con l'introduzione a fini cinegetici di Lepri , Silvilaghi e Cinghiali (dati diffusi annualmente dalla sezione europea della WDA - Wildlife Disease Association). Introduzioni fermamente volute dalle associazioni venatorie e patrocinate dalle Province e che si rivelano estremamente rischiose per la sopravvivenza dei Leporidi e Ungulati autoctoni, oltre che per gli allevamenti di conigli e suini. (ODV, 1997; Wildlife Disease Association, 1998; Scaravelli & Martignoni, 2000; IZP Brescia, 2000).
DANNI AI SISTEMI IDRAULICI E ALLE COLTIVAZIONI
Non è noto l'ammontare complessivo dei rimborsi che annualmente viene riconosciuto agli agricoltori per i danni climatici, altre calamità naturali, infestazioni. Si sa che sono molto onerosi - in termini monetari e d ambientali - i biocidi utilizzati nelle usuali metodiche colturali non eco compatibili. Si calcola che annualmente per rimborsare i danni provocati alle greggi da attacchi di lupi e cani vaganti vengano spesi in Italia circa 4 miliardi di lire; per i danni causati dalla presenza di cinghiali in aree con poco territorio boscato a loro disposizione la cifra raggiunge e probabilmente supera i 40 miliardi. Se i danni causati da eventi climatici sono accettati come parte del normale "rischio d'impresa" di questa attività, nessun agricoltore accetta la possibilità di danneggiamento ad opera di specie animali, autoctone o meno. Appare allora necessario riconoscere a livello assicurativo anche questi danni, come già avviene all'estero. Sino ad ora in ogni caso, non si hanno estimi corretti e realistici dei danni effettivamente arrecati alle diverse tipologie colturali dalla presenza delle nutrie. Le rivendicazioni degli agricoltori sovente non trovano riscontri sul campo, ed i danni per eventi meteorici o per cattiva gestione colturale sono spesso denunciati come causati da questi roditori, con finalità di recupero del danno economico (p.e. l'eccessivo numero di piantine di frumento coltivate per metro quadrato, determina una caduta delle piantine a terra con conseguente marcescenza delle stesse). Altri danni evidenziati riguardano soprattutto la regimazione delle acque ed il danneggiamento diretto o indiretto alle strutture irrigue. Si sono spesso incolpate le nutrie dell'instabilità delle sponde e degli alvei di tutti i tipi di corsi d'acqua. Colpe divenute addirittura straordinarie in corso di alluvioni: per tanti tecnici e cronisti il fenomeno presente lungo il Po dei fontanazzi, evidenziatosi durante le ultime disastrose piene, non è stato descritto, come invece è, un fenomeno fisico dovuto alla situazione pedologica e geologica del territorio in questione, ma all'effetto degli scavi e della diffusione di questi roditori! Le Nutrie non scavano tane profonde come il Tasso o i Conigli (che scelgono anch'essi gli alvei peri fluviali), al massimo le femmine si ricavano una nicchia profonda un paio di metri, dove partoriscono e si rifugiano con la prole. I continui scavi lungo le sponde dei corsi d'acqua dove se ne rileva la presenza sono motivati dal fatto che esse sono continuamente scacciate e costrette a scavarsi nuove nicchie. Infatti, le Nutrie non sono erratiche, solo i giovani che sopravvivono alle minacce già elencate cercano un nuovo territorio da colonizzare, ma anche sulla percentuale di sopravvivenza dei giovani nei nostri ambienti non si sa nulla. In questo caso può rivelarsi utile l'inserimento di manufatti di calcestruzzo all'interno delle sponde fluviali, lasciando un sufficiente strato di terra e vegetazione a copertura.
Appare comunque necessario sottolineare come la movimentazione enorme di animali fra Stati e Continenti determini la comparsa di un problema estremamente complesso dall'aspetto interdisciplinare, che spazia dalla Conservazione naturalistica, alla gestione dell'uso delle risorse, alla Filosofia morale, e che trova soluzione solo attraverso l'applicazione di interventi che prevengano la comparsa di elementi inaspettati in ambienti che presentano equilibri ecologici già evidentemente precari. La questione Nutria appare, più che altro, legata alla necessità di trovare prede cacciabili a buon mercato. Se la ragione è questa allora la questione non attiene alla salute pubblica o al miglioramento agricolturale, ma semmai rimane un problema ecologico legato non alla Nutria ma alla capacità del territorio e delle risorse biologiche residue di sostenere un'attività di caccia così pressante.
Animali Mitologici !!? e luoghi curiosi !!!
Visto che per colpa della mia inaudita pigrizia ho trascurato il Blog, vorrei deliziare i miei amici con una nuova sessione che ho chiamato "Animali Mitologici & luoghi curiosi". WOW WOW WOW
Vi parlerò di quelle bestie e di quei luoghi sospesi fra mito e leggenda !!!!!, unicorni, sirene, fenici andate a nascondervi i veri miti sono..............
2006-03-31
2006-03-30
Johnny Eck
Cari giovini oggi finalmente ho trovato qualcosa di gustoso da pubblicare. Da qualche tempo i contenuti dell Resto del Cretino calavano in un vortice noioso ma sta mane ho trovato la biografia incompleta di Johnny Eck !!!!! , voi adesso penserete "ma chi c...o è Johnny Eck?) la risposta sale come un rutto dopo aver bevuto una coca cola, è quello della foto, è un 1/2 uomo la foto non è truccata, è nato cosi !!!! Ed è anche diventato famoso, ha fatto l'attrazione nei circhi e fiere, ha fatto l'attore, e anche il mago.
Perchè vi chiederete un "mostro" è diventato famoso, ma la risposta risorge impetuosa (Bruuut), lo sgorbio è nato in america la patria della democrazia e delle pari opportunità, dove negli anni 30 esistevano i Freaks Show spettacoli che esibivano i cosidetti fenomeni da barraconi, nient'altro che persone affette da handicap e malformazioni, che divertivano un pubblico più o meno morboso e arrichivano spietati manager.
Johnny Eck è stato tra i protagonisti del celebre film Freaks di Tod Browning, un'incursione straziante nel mondo dei circhi degli anni Trenta, che aperta parentesi io ho ricevuto in regalo il dvd dall mio amico Allessandro che se volete ve lo presto.
La biografia:
Nel 1980 due amici di Johnny Eck, Mark Feldman e Tom Fielding, fondarono la casa editrice Anaconda Press che avrebbe pubblicato un biografia di Johnny basata, solo sui suoi ricordi. Quando Feldman morì, nel 1984, il progetto rimase congelato (per sempre?). Al fallimento scamparono solo una conversazione telefonica di novanta minuti, un disegno di Robert Crumb per la copertina e un’introduzione firmata da Eck su quattro fogli dattiloscritti:
In una calda notte d’estate, un bel po’ di anni fa, si abbatté un improvviso e violentissimo temporale. Proprio in quella notte, in una stanza da letto al primo piano di una casa di mattoni rossi, si sarebbe verificato un avvenimento destinato a sconvolgere il vicinato.
Erano le dieci quando nacque il primo bambino: pesava due chili e mezzo, perfettamente normale.
Venti minuti più tardi, in quella stanza illuminata solo dai lampi e dalle luci a gas, vide la luce un altro bambino, al quale sembrava mancare più del metà del corpo. Questo bambino – completamente privo di arti e ossa al di sotto dei fianchi (un mostro?) – pesava novecento grammi.
In quegli anni i bambini nascevano in casa, con l’aiuto delle levatrici e dei vicini: insomma, erano in molti a dare il benvenuto al neonato. Quella notte mani delicate e gentili cullarono il bambino normale, mentre nessuno toccò né si avvicinò al mostro. Lo lasciarono lì, nella culla, da solo. Finché un’anziana signora – molto religiosa e caritatevole, invero – dopo essersi chinata sulla culla per abbracciare il mostro, non riuscì a trattenere un urlo: «Oddio, ma è una bambola rotta». Ecco cosa sembravo: una vecchia bambola rotta. Ero lungo meno di venticinque centimetri. La balia mi prese tra le braccia e mi avvicinò al fornello a gas per uccidermi, ma fortunatamente urtai una delle vicine che scoppiò in un altro urlo prima di crollare a terra svenuta.
Fu così che Dio decise che avrei vissuto in quella famiglia.
I miei genitori erano gentili e premurosi e la nostra affettuosa sorellina, Caroline, avrebbe fatto da maestra a noi gemelli. Imparammo entrambi a leggere e a scrivere prima dei quattro anni. Grazie a mia sorella, a cinque anni già scrivevo lettere e intrattenevo rapporti epistolari con tutta la famiglia. Un giorno, infatti, ricevemmo un grosso pacco. «Venite, ragazzi! Giochiamo ai postini» gridò Caroline. Nel pacco c’erano i materiali per costruire un ufficio postale in miniatura, con tanto di sportello girevole per i clienti, buste bianche e fogli di francobolli rossi, verdi e blu. Da allora tutta la famiglia prese a scriversi e scambiarsi lettere e cartoline.
Prima dell’invenzione della radio, non c’erano molti modi per passare il tempo. Certo i più ricchi avevano un bel grammofono a manovella o uno di quei pianoforti meccanici coi pedali e tutto il resto. Noi non avevamo niente, così imparai a intrattenere i miei famigliari. Probabilmente fu colpa di mia madre: doveva aver chiesto a Dio di rendermi in qualche modo utile alla famiglia. Così imparai a declamare sermoni agli amici dei miei genitori. Mi arrampicavo su una piccola cassa e mi scagliavo contro l’alcolismo, i peccati e il demonio. E i nostri ospiti battevano le mani estasiati. Una sera, dopo la mia predica (mia madre voleva che diventassi prete) decisi di organizzare una colletta: in tutto raccolsi sessantacinque centesimi. Mia madre tuttavia fu molto imbarazzata dalla mia trovata e pose fine alla mia carriera ecclesiastica.
A sette anni mi iscrissi a una scuola pubblica ed ebbe inizio un periodo molto triste della mia vita. I ragazzi più grandi facevano a pugni per conquistarsi "l’onore" e il "privilegio" di spingere la mia carrozzina sulle scale. Le finestre della classe vennero oscurate con dei drappi e io e Robert fummo costretti a uscire dieci minuti prima del suono della campanella, per non essere disturbati dai curiosi e dai bulli della scuola.
In una fredda giornata di dicembre, nel 1923, Robert e io fummo invitati a un spettacolo di magia che si teneva in un salone adiacente alla chiesa della nostra parrocchia. Alla nostra cara mammina bastava sentire la parola "chiesa" per scoppiare di gioia. Così anche lei si unì a noi in quel giorno cruciale. Ricordo che il pubblico era formato soprattutto da bambini poveri e da storpi, e naturalmente io non sfiguravo in nessuna delle due categorie. La mia famiglia era molto povera, io e mio fratello indossavamo abiti da quattro soldi, ma sempre puliti e stirati. Nonostante il freddo, Robert portava un vecchio paio di bermuda rattoppati, delle vecchie calze nere traforate dai buchi e dalle smagliature e un paio di scarpe da tennis da pochi centesimi. Io invece indossavo solo un vecchio maglione azzurro, con i gomiti consumati e il fondo slabbrato e scucito. Prima di entrare, nostra madre ci diede una sola raccomandazione: «Nascondetevi, non voglio che vi vedano». E aggiunse che ci avrebbe tenuto d’occhio per tutta la serata.
Ma mia madre ebbe la prima delusione quando il grande mago invitò un volontario a salire sul palco. Il suo invito fu seguito da uno scalpiccio di piedi e dallo strepitio di grucce, bastoni e stampelle: tra il pubblico non c’era nessuno che riuscisse ad alzarsi né tantomeno a salire i gradini che portavano al palco. Nessuno tranne uno spirito coraggioso: il mio fratello gemello Bob. Ci fu come un’esplosione: una fuga di gas, un vecchio radiatore. Invece era solo la voce di mia madre. Ecco Bob, proprio di fronte a lei, sul palco, illuminato dai riflettori come uno spaventapasseri trafitto dal sole.
Nonostante le urla di mia madre, lo spettacolo continuò senza interruzioni finché il mago trasformò un pezzo di carta in una tovaglia di pizzo. Il mago invitò un volontario a salire sul palco: gli avrebbe regalato la tovaglia. Ci fu di nuovo quello scalpiccio e il suono di stampelle, bastoni e grucce. E all’improvviso, veloce come una freccia, qualcuno saltò sul palco: con una mano reggeva il peso del proprio corpo mentre con l’altra accettava riconoscente il regalo. Era come se quel corpo fosse stato infilato direttamente nelle travi del palco. Strisciò sulle assi, tenendo la tovaglia arrotolata fra i denti, e superò i gradini con un balzo. Il pubblico esplose: urla, grida, applausi, un vero e proprio delirio. Era la prima volta che vedevano un mostro. La mia povera mamma intanto era svenuta.
Il mago era così sconvolto dalla mia apparizione che concluse lo spettacolo in tutta fretta e, dopo aver scoperto da mio fratello chi ero, chiese a mia madre di farmi salire di nuovo sul palco. Rimase lì a fissarmi per almeno cinque minuti, non riusciva nemmeno a parlare, quasi stesse trattenendo il fiato. Poi cominciò a farmi un sacco di complimenti, diceva che ero stato inviato da Dio, che ero una manna per la mia famiglia. Che lui mi avrebbe aperto le porte del mondo dello spettacolo. Avrei calcato i palchi di tutto il mondo. Dopo qualche mese avrei scoperto che il palco di cui parlava era solo un vecchio tappeto verde, ricoperto di fieno e segatura e che io sarei stato il giullare cencioso in un ridicolo carnevale di straccioni.
Avrei voluto una paga più alta, ma i miei genitori sottoscrissero subito il contratto per un anno. Al mago e al suo socio bastò aggiungere un zero all’Uno e una I ad Anno per incastrarmi per dieci anni. Cercai di ribellarmi, ma ero spacciato: il mago ci trascinò davanti a un giudice e fui costretto a rispettare il contratto. O così mi fecero credere.
Il mio nuovo agente (il mago) incassava fino a duecento dollari al giorno – ed era il 1924 – e a me ne dava al massimo venti alla settimana, più un dollaro d’argento di mancia di tanto in tanto. Io ero terribilmente triste non solo per la pietosa ricompensa che ricevo ogni settimana (quando lavoravamo), ma soprattutto per le menzogne del mio agente.
Già alla fine del primo anno del mio contratto decennale mi ritrovai gravemente malato: non potevo assolutamente lavorare per altri nove anni a venti dollari la settimana. I miei genitori erano molto spaventati: avevano ricevuto una lettera di minacce. I miei agenti li avrebbero querelati e si sarebbero presi la nostra casa di mattoni rossi. Ma io non volevo cedere: sarei tornato al lavoro solo dopo essere guarito. Mi ci volle un anno per riprendermi. Ero poco più che un bambino, ma il mio agente non voleva sprecare nemmeno un giorno. Credo che fosse il più grande estimatore di quel vecchio comandante russo che aveva sentenziato: «Il tempo è dalla nostra parte».
Ecco: io volevo riprendermi il mio tempo. All’epoca io e mio fratello avevamo quattordici anni e dopo aver provato il brivido del viaggio e dell’avventura non volevamo tornare alla nostra vita normale. Così comprammo "The Billboard", una rivista per la gente dello spettacolo. Spedimmo subito una lettera per chiedere consigli su come organizzare il nostro freak show personale e metterci in proprio. Tre giorni dopo ricevemmo un telegramma "Johnny e Bob Eck, Baltimore, Maryland. Raggiungeteci a Plainfield, New Jersey, settimana prossima. Firmato: Capitano John M. Sheesley".
Le lettere di minacce del nostro ex agente sembravano essersi placate e così i nostri genitori ci diedero la loro benedizione e ci lasciarono andare. Il capitano Sheesley mandò alcuni dei suoi uomini a riceverci alla stazione: ci caricarono su un furgone e ci portarono a vedere l’accampamento del circo. Il tendone era nuovo di zecca e, proprio accanto, era parcheggiata un’enorme carovana da circo, rossa con inserti dorati in stile cinese e delle ruote gigantesche, grandi come quelle di un carro armato: ci volevano quattro cavalli da tiro per muoverla.
Era uno spettacolo per tutta la famiglia, messo piedi da una vera e propria famiglia. Il capitano Sheesley non permetteva che ci si ubriacasse; non voleva bestemmie né altre idiozie durante lo spettacolo. Quando montammo il circo a Plainfield c’era una vera e propria folla di ragazzini a darci il benvenuto. Il capitano Sheesley prese da parte me e Bob, ci diede uno scappellotto sulla testa e, indicando la folla, disse: «Quelli sono i miei ragazzi. Fateli divertire». Dopo un po’ fece venire anche i miei genitori che vissero con noi per qualche mese. Quello fu il primo viaggio in treno di mio padre.
La Grande Depressione ci sorprese senza un soldo, niente, neanche il becco di un quattrino. Non avevamo nemmeno i soldi per pagare le tasse e rischiavamo di perdere la nostra bella casa di mattoni rossi. In quel periodo ricevetti una lettera, "Espresso" stampigliato sulla busta. "Per favore telefonami, dimentichiamo quello che è successo". La firma era quella del mio ex agente. Lo chiamai e lui mi disse che stava costruendo un luna park dalle parti di Hagerstown nel Maryland e che sarebbe stato felice se fossi tornato a lavorare con lui. In fondo non avevo niente da perdere e accettai il suo invito. Mi sentivo un re. Non dimenticherò mai quella settimana che trascorsi con lui: la casa di legno e il fiume che scivolava poco lontano, limpido e placido, il mormorio d’acqua in sottofondo.
Era un paradiso: ogni sera cenavo con il mio agente, che era un cuoco straordinario.
Era estate inoltrata quando ricevetti un’altra lettera dal mio ex agente. "Prepara le valige: si parte tra due settimane. Ti ho trovato un ingaggio per l’Esposizione Universale, in Canada". Ero di nuovo al settimo cielo: brutto segno.
Mio fratello e io partimmo per il Canada, dove ci sistemarono in uno spazio tutto nostro: ero una vera e propria attrazione ormai. La fortuna cominciava a essere dalla mia parte.
Durante uno spettacolo ci videro due talent scout della Metro Goldwyn Mayer. «Vi va di fare un provino?» Dovevamo saltare in un cerchio di fuoco: oltre a me e a Bob, all’audizione si presentò un topo gigantesco, venti chili almeno.
Ecco il mio momento, finalmente – pensai.
Quattro settimane dopo mi trovai a Cuvler City, in California, con il mio ex agente. Aveva sottoscritto un nuovo contratto, senza dirmi niente. Io credevo fossimo ancora legati dal nostro contratto canadese – che non era niente male: fifty-fifty, voglio dire… Invece il mio manager aveva annullato il contratto canadese e mi aveva fatto credere che i talent scout della MGM fossero agenti del Downey Brothers, un grosso circo californiano. E io c'ero cascato in pieno: e non scoprii niente finché non arrivai negli studios. I nostri provini avevano dato buoni frutti: qualche settimana più tardi avrei iniziato le riprese di Freaks, il capolavoro immortale di Tod Browning. Ma mi aspettava ancora una sorpresa dolorosa.
Tutti sanno che agenti e manager pretendono una percentuale sulla paga degli attori. Di solito varia tra il dieci e il cinquanta per cento. Ma per me fu una vera sorpresa, anzi uno shock, quando scoprii che avrei incassato solo il dieci per cento della mia paga. Tutto il resto sarebbe andato al mio agente. Dio, quanto disprezzo quell’uomo! E il peggio è che faceva finta di niente, anche se io avevo scoperto tutti i suoi giri loschi. Prima o poi mi sarei vendicato di lui. Ma intanto non mi restava che soffrire in silenzio.
Quando tornai a Baltimora, cominciai a ricevere lettere dalla troupe e dagli attori che avevano lavorato in Freaks. In una busta c’era un ritaglio di giornale con qualche notizia su Browning – il regista – e sul nuovo film dell’orrore che voleva girare. Purtroppo gli Universal Studios avevano programmi simili e produssero il film Frankenstein. Anche Browning scrisse una sceneggiatura sugli esperimenti con i corpi umani, usati per creare mostri e criminali. Bob e io interpretammo i personaggi principali: fu allora che persi completamente la coscienza di cosa fosse la paura.
Ci furono altre lettere: non della MGM, ma del mio ex agente. A quanto diceva, gli studios si erano messi in contatto con lui.
Purtroppo non avevo un telefono, ed ero costretto ad affidare i miei affari alle lettere. Non che facesse molta differenza per quelli della MGM: avevano già parlato con il mio ex manager e preferivano prendere accordi con gli agenti, piuttosto che con gli attori. Ma, finalmente, avrei avuto un’occasione per vendicarmi.
Mi ci volle un’intera settimana per inventare un piano preciso, freddo e ben calcolato. Decisi di scrivere due lettere. Una la mandai alla MGM per spiegare che non avevo né un contratto né un agente: ero io il manager di me stesso. Non ricevetti mai una risposta. Spedii la seconda lettera al mio ex manager, che si trovava a Baltimora. "Caro signor XY" gli scrissi, "dopo la mia ultima sfortunata collaborazione con Lei e dopo il successo del film Freaks, non ho nessuna intenzione di farmi ingannare ancora una volta da Lei. Se lo desidera, sono pronto a firmare un contratto con Lei di durata non superiore ai sei mesi e con una paga di seicento dollari settimanali. Oggigiorno un film medio viene girato in dodici settimane, pertanto vorrei che Lei depositasse settemiladuecento dollari su un conto fiduciario intestato a Bob e al sottoscritto. Il conto varrebbe da garanzia: quei soldi mi spettano di diritto, per evitare spiacevoli equivoci come quelli occorsi durante la nostra ultima collaborazione in California".
Avrei voluto essere nel suo ufficio quando ricevette la mia lettera. A quanto si dice, ebbe una specie di crisi di rabbia: pare che abbia fatto a pezzi l’ufficio. Niente di sorprendente: dopo qualche mese avrei scoperto che Mc Cauley aveva già preso degli accordi con la MGM, senza il mio permesso. Aveva ottenuto un contratto per me e Bob di seicento dollari alla settimana, spese e viaggi compresi (anche il biglietto Baltimora-Los Angeles e ritorno). Il mio agente era riuscito a strappare anche un bel po’ di favori per la propria famiglia: viaggio e spese pagate anche per la sua povera moglie malata, per un’amica, due domestici (solo per lui) e il fratello dell’amica. Io e Bob – gli attori – comparivamo solo alla fine del contratto. Avrei voluto portare mia madre con me. E, invece, per vendicarmi, mandai all’aria tutti i miei piani e quelli del mio agente, che moriva dalla voglia di tornare in California.
Il tempo guarisce le ferite, ma ho pianto per notti intere, e spesso sono rimasto sveglio a pensare all’eccitazione e alla meraviglia che ti prende quando reciti davanti alla cinepresa, negli spazi giganteschi degli studios. Lavorare con una troupe ti fa sentire accettato: quando fai un film, non sei più un mostro, ma parte di un gruppo. Non un freak alto un metro e mezzo, ma un superuomo in miniatura. Ti fa sentire il migliore tra tutti: ero qualcosa di speciale per il regista Browning e per il suo assistente Errol Taggart. Per spostarmi da una scena all’altra c’erano uomini robusti e muscolosi che mi portavano sulle spalle. Ma ormai è tutto finito.
Aprile, un’atmosfera tetra. La Depressione ci perseguita: in famiglia nessuno ha un lavoro. Ricevemmo due lettere con la posta del mattino. Per prima aprii quella con le brutte notizie: dovevamo vendere la nostra piccola casa di mattoni rossi, per poter pagare le tasse. Mia madre lesse la lettera e scoppiò a piangere. Anche i miei occhi si riempirono di lacrime e dissi: «Oh, no, ti prego Dio, non farci portare via la casa».
Mi asciugai le lacrime ed aprii la seconda lettera. Doveva essere un sogno: non potevo credere ai miei occhi. Robert L. Ripley mi voleva nel suo famosissimo Believe It or Not Show: avrei viaggiato per tutta l’America. Chicago, Cleveland, Dallas…